Affitto di immobile ad uso residenziale, quali sono i documenti necessari?
Affitto di immobile ad uso residenziale, ecco una pratica mini guida per locatore e conduttore, per scoprire quali sono i documenti necessari.
Stipulare un contratto di affitto ad uso residenziale è un’operazione delicata e complessa, che non va mai presa alla leggera. Per arrivare alla stipula di un contratto di locazione ma anche prima di formalizzare una proposta di locazione, sarà necessario avere a disposizione una serie di documenti.
Esploriamo le due fasi principali.
PRIMA FASE (proprietario/locatore):
Il proprietario che desidera dare in affitto un immobile ad uso residenziale dovrà anzitempo predisporre una serie di documenti sia personali che dell’immobile, onde evitare brutte sorprese ed anche sanzioni pecuniarie.
- Copia carta d’identità e codice fiscale dell’intestatario dell’immobile in corso di validità;
- Planimetria catastale rasterizzata aggiornata;
- Visura catastale aggiornata;
- Copia atto di provenienza (es. atto acquisto, atto donazione, successione, decreto di trasferimento, ecc);
- A.P.E. (Attestato Prestazione Energetica) in corso di validità;
- Libretto unico d’impianto (libretto caldaia con revisioni aggiornate);
- Regolamento di condominio;
- Tabelle millesimali;
- Ripartizione quote condominiali locatore/conduttore e/o riparto preventivo dell’anno in corso;
- Permesso di abitabilità e/o certificato di agibilità (se rilasciati) oppure richiesta;
- Dichiarazione di conformità degli impianti se presente;
- In caso di contratto canone concordato tabella calcolo canone concordato rilasciata da associazione di categoria abilitata;
- Copia delle fatture di energia elettrica, gas ed acqua dell’ultima utenza attiva.
SECONDA FASE (inquilino/conduttore):
Il potenziale inquilino/conduttore che desidera prendere in affitto un immobile dovrà fornire al proprietario/locatore una serie di documenti per garantire anche la propria solvibilità a capacità reddituale per far fronte al canone di locazione.
- Copia carta d’identità e codice fiscale in corso di validità, di colui che sarà intestatario del contratto di locazione e di eventuali conviventi;
- In caso di lavoratori dipendenti copia delle due ultime buste paga e copia del CUD (Certificazione Unico Dipendente);
- In caso di recenti assunzione copia del contratto di lavoro;
- In caso di lavoratori autonomi copia dell’ultimo modello Unico con relativa ricevuta di invio e pagamento imposte;
- Copia del cedolino pensione (modello Obis) in caso di pensionati.
Qualora si renda necessario un garante per il contratto di locazione, anche quest’ultimo dovrà fornire la succitata documentazione.
Spesso proprietari/locatori ma anche inquilini/conduttori sono restii a produrre tutta la documentazione succitata, per cui è di fondamentale importanza capirne la necessità.
I documenti prodotti dal proprietario/locatore sono a tutela di entrambi le parti, poiché un immobile concesso in affitto non in regola con le vigenti normative, può causare danni economici a entrambi le parti, il proprietario può andare in contro a multe per inadempimento e l’inquilino può ritrovarsi a doversi cercare un altro immobile con le conseguenti spese di ricerca, trasloco, chiusura/riattivazione utenze, ecc.
I documenti prodotti dall’inquilino/conduttore sono perlopiù a tutela del proprietario/locatore, poiché in caso di morosità oppure inadempimento contrattuale non si dovrà ritrovare ad affrontare costose, lunghe ed estenuanti cause di sfratto per morosità od inadempimento. Un candidato inquilino/conduttore che si presenta ad un proprietario/locatore con tutta la documentazione completa ed in regola avrà sicuramente maggiori possibilità di prendere in affitto l’immobile alle migliori condizioni.
Anche per chi si rivolge ad un professionista è fondamentale predisporre i documenti necessari, poiché l’incarico conferito che sia per concedere o prendere in locazione un immobile ad uso residenziale, sarà espletato con maggior cura ed attenzione rispetto ad altri, oltre che con impiego di tempo minore.
SECONDA FASE (redazione contratto e registrazione):
Per la seconda fase è sempre opportuno rivolgersi ad un professionista per avere un contratto redatto a regola d’arte e nel rispetto delle vigenti normative in materia di locazione, al fine di evitare spiacevoli disavventure per entrambi le parti.
Superato questo ostacolo è necessario avere a disposizione 3 (tre) copie del contratto di locazione che sarà sottoscritto dalle parti congiuntamente in originale ed è anche consigliabile stilare un verbale d’inventario con foto, per documentare le condizioni dell’immobile e di eventuali arredi e rilevare le letture dei contatori di energia elettrica, gas ed acqua.
Una volta sottoscritto il contratto in triplice copia sarà necessario procedere alla sua registrazione presso l’Agenzia delle Entrate del comune ove è ubicato l’immobile, compilando il modello RLI se sarà registrato presso gli sportelli, in alternativa è possibile registrarlo online tramite professionisti abilitati tramite i software dell’Agenzia delle Entrate. Nel caso di contratti senza cedolare secca sarà anche necessario avere a disposizione le marche da bollo da € 16,00, per ogni 100 righe o 4 facciate per ciascuna copia e procedere al versamento delle imposte tramite modello F24 Elide. Nel caso di registrazione telematica gli importi dovuto per imposte e bolli saranno pagati online dal conto del professionista incaricato alla registrazione.
NOTA: Nel caso di impossibilità di una o più parti del contratto ad intervenire di persona alla firma, sarà necessario munirsi di una procura notarile, le deleghe non hanno alcuna valenza giuridica.
Per maggiori informazioni e per evitare brutte disavventure contatta un Consulente Affiliato Case Pontine, che vi solleverà da tante incombenze e saprà tutelarvi nel miglio modo.
Autore: Fiorella Proietti.
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