Manutenzione caldaia: come e perchè farla funzionare bene

La manutenzione caldaia è importante, sia per garantire un corretto funzionamento dell’impianto termico sia per evitare di incorrere in sanzioni pecuniarie. Cerchiamo di capire quali sono i controlli da effettuare e le scadenze.
Manutenzione della caldaia: perchè?
La manutenzione della caldaia deve essere periodicamente effettuata seguendo delle scadenze ben precise. Il suo corretto funzionamento – o quello della pompa di calore se si ha un impianto di climatizzazione – è fondamentale, infatti, per consumare meno contribuendo, cosi, a ridurre l’inquinamento ambientale ma anche per assicurarsi un maggior risparmio economico. Inoltre, non dimentichiamo che solo attraverso la manutenzione si eviterà di incorrere nella sanzioni pecuniarie che la legge prevede.
Quali sono i controlli da effettuare?
Il compito di far eseguire i controlli spetta al responsabile dell’impianto, che, a seconda dei casi, sarà l’utilizzatore dell’alloggio (proprietario o inquilino) o l’amministratore del condominio, in caso di impianti centralizzati. I controlli dovranno essere affidati a un tecnico abilitato riconosciuto dal Comune.
Occorre precisare che sussiste, in materia, una distinzione fondamentale: la revisione periodica, detta anche manutenzione ordinaria, infatti, non va confusa con il controllo dell’efficienza energetica, vale a dire la classica verifica dei fumi.
A cosa serve la manutenzione ordinaria della caldaia?
La manutenzione ordinaria è necessaria per garantire la sicurezza dell’impianto, la riduzione dell’inquinamento e il risparmio energetico. Per questa operazione la legge non indica una precisa periodicità ma specifica soltanto che i controlli devono essere effettuati da ditte abilitate, seguendo le indicazioni dell’impresa installatrice. In pratica, le scadenze saranno diverse in base al tipo di impianto e al modello di caldaia: per sapere, quindi, ogni quanto effettuare il controllo, basterà seguire le indicazioni fornite nelle istruzioni d’uso. In loro assenza, occorrerà fare riferimento alla periodictà prevista dalla norme UNI e CEI. In genere, comunque, i controlli vanno effettuati con cadenza annuale o biennale.
Ogni quanto va effettuato il controllo dell’efficienza energetica della caldaia?
Diverso il discorso per la verifica dei fumi, il cui regolamento prevede precise scadenze, diverse a seconda della potenza dell’impianto e del combustibile utilizzato:
– per gli impianti con potenza superiore a 10 kW e inferiore a 100 kW, a combustibile liquido o solido, i controlli devono essere effettuati ogni 2 anni;
– per gli impianti con potenza superiore a 10 kW e inferiore a 100 kW, a gas metano o GPL, i controlli devono essere effettuati ogni 4 anni;
– per gli impianti termici con potenza superiore a 100 kW, a combustibile liquido o solido, i controlli devono essere effettuati ogni anno;
– per gli impianti con potenza superiore a 100 kW, a gas metano o GPL, i controlli devono essere effettuati ogni 2 anni.
Ci sono però delle eccezioni: Regioni e Provincie Autonome, infatti, hanno emanato proprie norme che, spesso, prevedono scadenze diverse; in altri casi è il produttore dell’apparecchio o l’installatore a raccomandare il controllo con più frequenza; regole specifiche sono, poi, in vigore per i Comuni con più di 40.000 abitanti. In quest’ultimo caso è bene informarsi presso lo Sportello Energia del proprio comune o provincia su quale sia la periodictà da seguire.
Quali sono gli adempimenti da rispettare per la caldaia?
Oltre ai controlli periodici possono esserci altri adempimenti burocratici da seguire, come:
– tenere il libretto di manutenzione;
– acquistare eventuali bolli per attestare che l’intervento è stato fatto;
– eventuali comunicazioni da presentare al Comune, che provvede a effettuare controlli a campioni: quando questo accade, è necessario esibire tutta la documentazione richiesta per evitare sanzioni.
Da tenere bene a mente che, ogni volta che il tecnico effettua i periodici controlli di manutenzione e verifica dei fumi, deve rilasciarvi un rapporto di controllo da allegare al libretto di impianto.
Quanto costa la manutenzione caldaia?
A questo punto è giunto il momento di farsi due conti in tasca: il costo della manutenzione caldaia varia a seconda delle Regioni e della ditta a cui ci si affida, ma in genere è mediamente compreso tra i 60 e gli 80 Euro; esborso maggiore se si esegue anche il controllo dei fumi: in tal caso si arriva anche a 100 Euro. Ma le spese non finiscono qui, dal momento che bisogna considerare anche quelle relative alla prima accensione, collaudo e primo controllo dei fumi della caldaia installata (che alcune ditte includono nel prezzo d’acquisto), l’eventuale estensione della garanzia, che ha un costo una tantum tra i 50 e gli 80 Euro e una canone annuo intorno ai 100 Euro. Riguardo a quest’ultimo punto, è vero anche che tale cifra copre, oltre ai controlli periodici previsti per legge, anche la manutenzione straordinaria ed eventuali pezzi di ricambio.
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